Drop of Sarcasm

Drop of Sarcasm

Wednesday 28 November 2007

Times change

Tribute to the east, where this effigy is for all to see. Ask Pablo, he took the photo and he is sort of more south american than me...

Monday 26 November 2007

Libro perso - Lost book

Io, Stony Stevenson, nato il 23 marzo, Venerdì 23 novembre, alle ore 14:15 circa, sul treno regionale Bologna- Venezia, ho smarrito questo libro:
Tiziano Terzani - Un altro giro di giostra.
Al momento dello smarrimanto il libro non aveva la copertina blu come in figura qui sotto.
Il libro ha un altissimo valore affettivo, così come il sagnalibro in esso contenuto.
Entrambi recavano dedica: il libro, per il mio compleanno 2007, da parte di Silvia, Ilaria, Benny, Lucia, Gloria; il segnalibro, per il mio compleanno 2006, da parte di Denise.
Dovessi essere proprio tu l'attuale custode del libro, per favore commenta a questo post.
oppure manda una mail all'indirizzo che trovi cliccando nella schermata a destra su:
visualizza il mio profilo completo-->contatta-->mail.
Le spese di spedizione saranno ovviamente a carico mio, e ti offro anche una birra!
Grazie e saluti.
I, Stony Stevenson, born March 23, Friday 23 November at 14:15, or so, lost on the regional train Bologna-Venice, this book:
Tiziano Terzani-Another round of carousel.
At the time the book was lost it did not have the blue cover. The book is of great value to me, as the bookmark in it. Both were presents and bore dedicas: the book, for my birthday 2007 by Silvia, Ilaria, Benny, Lucia, Gloria, the bookmark, for my birthday 2006, by Denise. Should you be the current guardian of the book, please reply to this post.
or send an e-mail to the address you find by clicking here on the right on:
See my complete profile --> contact --> mail.
Shipment will obviously be payed by me, and if we can meet i'll also offer you a beer!
Thanks and best regards.

Monday 12 November 2007

Peace did come by air mail

Just one of the nicest wall paintings I ever encountered. Really made me laugh.
He too can see the holy hand...

Sunday 11 November 2007

The Miracle of Mystic Dampness

As we all know Italy is a country rather prone to the miracle. I'm not saying that some things really make you look up rolling the old eyes saying "was it really necessary for You to arrange this situation?" even if you have never been aquainted with You. Others on the other hand, are simply those kind of events you would find at the edges of gaussian curve.
What is water? I'd say slippery molecules that don't like the cold.
What is vapour? Slippery molules moving faster than the ones I've just told you about. Can we see the wholy hand in all this movement? Can we guess the meaning of all this?
To cut a long story s, as Bertie would say, we have to travel to the core of south Italy, to the town of Gravina where pilgrims have come from the outer lands to see the Madonna Of Humidity. A miraculous manifestation on the window of the church. They see the hand...

Gauss, nevertheless would have said:
cold outside + damp and hotter inside=casual condesation of vapour on dirty window.
I say: Madonna needs a hair cut.
Villagers say: ohhhhhh....
I add: well, feel free of feeling better, and if this makes you tollerate life in yourself and yourself in life a bit more, take a bite: holy or not H2O can't hurt...

Some animals are more equal than others



Thursday 8 November 2007

Storie con la r strana

Io trovo che nel viaggiare il mio rapporto con lingua e tono cambi molto. Per esempio penso in inglese e parlo più a bassa voce. Ovviamente tutto questo è dentro di me. E mi viene in mente una citazione dalle labbra di Albus: "anche se tutto questo succede nella tua testa, perchè mai non dovrebbe essere reale?" Tutto ciò per dire che un po' mi dispiace scrivere in italiano questa volta, ma credo sia meglio anche perchè pure "lei" vorrà leggere con agilità.

Ho pensato spesso al termine [metropolitano] in questi sette giorni parigini. Mi sono convinto del fatto che il sentirsi metropolitano dipenda in gran parte dalla capacità della città di reggere se stessa, di farti correre perchè il bisogno di farlo è la normalità. Il passo veloce, la ragnatela sotterranea specchiata in quella di terra e spesso in quella dei grattacieli, i mille §pardon§ sul metrò, i mendicanti, gli infiniti piani di centri commerciali, la lunghissima linea retta che dal centro dell'arte, la galleria dei da Vinci ti vorrebbe condurre sopra e sottoterra al grande arco di pietra, fino a quello di acciaio e vetro dei magnati del denaro. Quella strada copre i secoli. Tutto ciò: il brulicare, mi è sembrato normale, al suo posto. Anche le periferie passate in treno rincasando, quelle stesse strade che pochi mesi fa bruciavano di proteste... Tutto nel suo posto, che fosse pacifico o messo a ferro e fuoco. Ed io mi sentivo metropolitano, per così dire. Magari non si capisce, ma Parigi mi piace, la trovo una distesa umana: people più feelings.
Lei:
d'ora in avanti questa merita di essere una storia al plurale ed un racconto dettagliato.
Lunedì 29 ottobre

Giusto per continuare la mia simpatica sequela di sfortune aeronautiche, anche questa volta il volo era posticipato e l'aereo ci ha mollati sulla pista di Beauvais con poco meno di un'ora di ritardo, il tempo necessario per perdere di 10 minuti l'ultimo treno per Herblay che ora non è più alle 00.53 ma alle 00.40, rendendo del tutto inutile la corsa Porte Maillot - San Lazare. Non oso dire chi, dopo aver scambiato un Caravaggio per un Tiziano al Louvre, ma questa stazione dai 30 binari fu un tempo ispirazione per un pittore impressionista... Ansimanti, non abbiamo quasi fatto a tempo ad appollaiarci sulla panchina che due ceffi ci hanno chiesto i biglietti. La triste scoperta è stata che la stazione chiudeva di notte e che non saremmo potuti rimanere li fino alle 5.57 per il primo treno. I due personaggi alla fin fine non erano altro che due assonnati controllori, che hanno avuto il buon cuore di farci salire su un treno fermo invece di buttarci fuori dalla stazione, e di farci stare in un ottimo scompartimento di prima classe (riscaldato, finchè non ho girato la manopola per il troppo caldo, accendendo l'aria condizionata che non sono più riuscito a spegnere...questa azione mi è costata un'arringa). Ora, anche io devo rivolgere a me stesso un rimprovero e darmi un consiglio. Negli anni, per ogni viaggio che ho intrapreso, non ho mai esitato a mettere in valigia i fidati 5 metri di cordino, che già mille volte avevano salvato situazioni grigissime. Per una qualche sega mentale questa volta mi sono convinto che non sarebbero stati utili. Essere in un vagone di un treno fermo in una stazione buia e deserta non ti mette di certo a tuo agio. Il silezio di questo grande spazio in mezzo ad una città della quale senti il respiro sommesso tutto attorno... Come già sperimentato quest'estate andando in Calabria, con una corda si può legare la maniglia della porta al vano bagagli sopra i sedili in modo che la porta scorrevole non possa essere mossa. Questo consente una splendida cosa: dormire senza temere per la propria persona ed i propri oggetti. Per fortuna Lei vestiva uno splendido cappotto di taglio francese con cintura rimovibile, lunga appena a sufficienza per lavorar di nodi. Queste sono state ad ogni modo ore un po' tese, ma alla fin fine è arrivato:

martedì 30 ottobre

Ad Herblay:

sonno ristoratore,
spesa,
una birra al sole in giardino,












verso la metropoli per vederla dall'alto.

Mercoledì 31 ottobre.

A dirla tutta non ricordo la scaletta della giornata, ma se non sbaglio l'abbiamo passata a gironzolare per Parigi vagando per le zone più centrali con visitina al Palais De Tokio, che però questa volta non aveva esposte delle opere particolarmente belle ed il piano superiore era anche chiuso. Ad ogni modo mi affiderò alla Sua memoria per rivangare quanto accaduto in questa data.

Giovedì 1 novembre.

Ahah, mi vien già da ridere... Lei mi prende sempre in giro perchè io studio in libri pieni di figure. Mi dice che sono per bambini. Non posso far altro che dispiacermi che i suoi siano stati stampati in case editrici che non hanno mai misto l'inchiostro colorato. Eppure queste due visioni cromaticamente antagoniste dovranno pur venirsi incontro in un modo o nell'altro. Purtroppo per lei Parigi non offre ancora un museo dedicato al codice penale. Offre però la mitica città della scienza e dell'industria. Per quanto io li dentro fossi un bambino in mezzo alle mie figure colorate, non vedevo in lei il trasporto emotivo che pervadeva me nell'indossare cuffie, pigiare bottoni, toccare magneti, osservare la curva di Gauss o tentare di piegare le leggi della prospettiva. Vabbè, del resto a breve mi sarei beccato il Louvre per la quarta volta, e alla fin fine non mi dispiaceva neppure troppo. Anche quello è pieno di figure colorate...
Prima di finire questo paragrafo però ho un consiglio da dare: se avete intenzione di visitere la citè des sciences & de l'industrie non fate la coda per le biglietterie automatiche. Nella vostra allegra mezz'ora di fila vi sarete infatti resi conto che qui c'è un cinema moderno con schermo enorme e semisferico ma che per entrare bisogna prenotare. Magari avete appena deciso quale proiezione vedere, quando arrivati al termine della coda scoprite un piccolo cartello in francese, prima invisibile che legge: il cinema non è prenotabile dalle biglietterie automatiche... Per il resto questo è un posto bellissimo soprattutto per i bambini.

Fuori dall'edificio c'è un parco molto carino con un canale, presso il quale il volto di lei finalmente ritròvo il sorriso e per mantenerlo shopping agli Champs-Elysées e magazzini La Fayette...

Sotta la Sua giudiziosa guida o severo scrutinio ho scelto tre maglioni al prezzo di due.
Mi sento sexy.

Venerdì 2 novembre:
Versailles, con giro in barca e visita ai quartieri della servitù nell' Hameau de la Reine. Quest'ultimo angolo del parco era a me sconosciuto e consiglio di visitarlo. Io ci sono stato condotto da lei che di nome fa Teresa.



Altro consiglio per chiunque abbia voglia di visitare questo posto. Nel piazzale antistante la reggia di solito ci sono due code, una sulla destra ed una sulla sinistra. La prima volta che ci sono andato entrambe erano adatte per fare i biglietti per entrare nella reggia. Bene, dopo mezz'ora di coda a destra siamo arrivati al solito piccola cartello in fondo alla fila che diceva che questa coda era solo per chi era già in possesso del biglietto... Devo anche fare un triste commento: provate a sparare di che nazionalità erano gli unici coglioni che hanno provato a saltare metà della fila...
Anyway, this is the thing Luis X? would say every morning looking out of his window:
Il resto della giornata l'abbiamo devoluta al Louvre che consiglio a tutti i giovanotti di vedere il venerdì, perchè se hai meno di 26 anni dalle sei alle alle nove e mezza è gratis. Questa è un'altra delle scoperte di Teresa. Che donna economa...

Sabato 3 novembre.

Altri giri per Parigi, quali: Ile de Cite, Montmatre, consiglio metro 2 fermata La Chapelle per il quartiere indiano dove potete trovare un ottima cena vegetariana in 24 rue Cail: ristorante indiano frequentato da indiani con un mango lassie eccezionale e dita sporche garantite...
(può indurre peto esotico.)

Teresa credeva che la cattedrale di Notre Dame fosse falsa o quella sbagliata perchè non grande a sufficienza... Io dico, viva i libri con le foto a colori!

Domenica 4 novembre

La prima domenica del mese i musei sono gratis a Parigi e quindi: D'Orsay alla mattina e Pompidou al pomeriggio!


Lunedì 5 novembre

Giornata dedicata al passeggio. Da Canal san Martin fino alla Defanse, sfruttando un po' di autobus e metro.



Martedì 6 novembre

Giornata dedicata alle pulizie e alla lavanderia.


Mi sa che le somme di questa vacanza andranno tirate fra qualche tempo, ma per ora ho sentito soprattutto good vibrations.
Per il resto delle foto:

Sunday 21 October 2007

Rosso di sera bel tempo si spera


Ora, questo non vuol essere apologia di reato, ma quando ho visto questa immagine ho pensato: "geniale" e non certo "che scempio". Il simpatico giovanotto ha rivendicato la sua arte in termini di movimento futurista o qualcosa di simile anche se un po' contro tutto e tutti. Quando poi ho sentito l'intervista ad uno studioso del movimento futurista italiano che diceva che non erano certo artisti promotori di atti di forza, pericolosamente vandalici e quant'altro mi si sono un po' drizzate le orecchie. Dai miei ricordi, Marinetti e compagnia bella furono convinti interventisti riguardo l'entrata in guerra dell'Italia al termine della prima decade del 900. Mi sembra proprio ipocrita pensare che quelli fossero animi tranquilli. Quindi, appurato che la fontana non ha subito danni, e che grazie al colore è anche stata ben pulita, io dico che questo acquarellista ha lanciato un'interessante sfida di dissidenza artistica. Certo, il futurismo era suo agio un secolo fa, ma l'arte rinnova le sue strategie!

Zang Tumb Tumb







Monday 8 October 2007

A Tal Deg - 2


Per ora non ho foto di questo ultimo viaggio. E' stato intrapreso per ripercorrere un po' i tempi che furono come fossi un io di allora. Quindi, un po' come sempre...

Domenica mattina ho preso la bici e ho fatto la strada da Altedo fino alla chiesa dove si sono sposati i miei nonni. La bici ovviamente senza marce, con le ruote larghe adatte al fango dei campi. Al collo avevo la mia macchina fotografica analogica, di quelle che sul rullino in bianco e nero si prendono tutti i fotoni, di quelle che non rifiutano niente di quello che tu, traduttore del momento, dai.


La strada costeggia il canale in fondo al fosso per dei chilometri. Quel medesimo fosso in cui ci si buttava al passaggio dei bombardieri durante la seconda guerra madiale o ci si nascondeva dei tedeschi che passavono in moto. Ho visto:


vecchiette che uscivano dal cimitero


anziani su antichi trattori


un signore che puliva il suo cavallo


barbabietole


bambini alla fermata del bus, pochi bambini


Rimane il fatto che questi sono campi d'altri tempi.




Passato il cimitero dove abita anche la nonna Candida, la chiesa. La strada passa proprio a ridosso dei gradini ai piedi della porta sprangata. Il campanile è aperto. Incredibile nel sue essere stato troncato da un fulmine. Nell'antro buio, a terra un materasso e del guano. Pare che col passare degli anni sia diventato casa di diverse anime e che pure quelle siano infine passate.


Non ci sono campane.


Tutto tace.




Birra B'Aviaria - La birra fuori dal tempo


Ora io mi chiedo, ma in quei pelosissimi 181 anni fra il 1719 ed il 1900, che, per dirne una, hanno visto la rivoluzione francese, come diavolo facevano la birra?
The English folk will find this amusing so here goes: this beer has been prudeced in Holland since 1719 with a method invented in Germany in 1900... Really, the guys who care the marketing office should at least try to be sober sometimes!

Wednesday 26 September 2007

Myanmar


Gli alberi mostrano la forma corporea del vento.

Friday 21 September 2007

Unexpected Night

So, what happend yesterday.

Strangely enough it all starts with physiology episode II. A few friends take and pass this mad exam, so, cheers. On my part the afternoon had prepared me for another night of light soul, for the day's work was done and many hours had been spent in the company of the dreaded chapter 12 of the immunology book: de citokines....

Why not make it a pizza evening? No reason actually, so we did it. I must also cheer little Alice's pizzeria because for 9 euros each we had ad libitum access to excellent liquorice liqueur, the kind that glues the tongue and has the thickness of honey, on top of a good pizza and a german beer.

Well, the rest of evening passed happily chatting away in front of the Duomo. There were about 10 of us, if I'm not mistaken, and about 4 boys and the rest girls.

In the end we went off to try to find a last beer and then toddle home. But unexpected events come our way at this late hour.

Passing by the music shop in the main square we had to stop, and lend an ear, for exquisite sounds were coming from beyond the strangely open door behind the metal shutters. The heavenly sounds were those of Money, Pink Floyd... The shop was dark, all was still. 2.30am.

No better way to end evening was for my friends to sit down on the pavement, light a cigarette and lol the drooping head to the riddim. Unexpected, from the other side of the square a man of about 40 came to join us with a pleasently clining bag full to the brim with cool beers. I must say he did strike us as a bit of a mad chap and we were not all together easy about him, specially the girls. On the other hand I was fueld, and after preliminary introduction happily accepted the beer and started to chat. He struck me as a lonely man that was planning sad drunkness for the night and was all too happy to have company. So why not. At one point he stud up and said that Pink Floyd was enough for the moment, disappeard and one minute later it was Morrison Hotel coming out from the shop. The lights were on, and so was the evening. The shop mistery was solved and in the end we decided to join him inside as the place also had a convenient toilet...

I must say it feels rather good to be in a music store and be able to request albums to the residend dj if the resident dj also owns the place. He was jumping about, pulling cds down from the shelves, ripping off the plastic and turning up the volume. A few minutes later we were happily dancing away to funky seventies tracks in what now looked like a smoky club.

An hour later we bid goodbye, said we would be back next thursday!

I later discovered that also Seba and Lollo were a bit sorry for the chap when we left him as it was plain he would have happily carried on. But as we know, good shows are not drown out and so we set off having just lived one of the strangest night hours Ferrara could ever give us.

I will try and gather other photos, but for now good night.

This evening I'll be off to the a concert, tribute to a 19 year old lad beaten to death by police in Ferrara, exactly two years ago. A mistery never solved.

Who is the coolest?

This evening, brought to an end, has been in no uncertain manner one of the strangest I have ever lived in Ferrara. I will recount it tomorrow as it is too late at the moment. Madness...
I'll just ask you to check this out: who is the coolest?
PS: thanks to all who read this stuff. You are good friends, or more. I'll try to keep my stories up to you!

Thursday 20 September 2007

Bye Sofi



Solo per dire buon viaggio Sofi e passa un buon anno a Cadice.

Un abbraccio!




Foto: http://picasaweb.google.it/revolverjohn/StandByeSofi

Tuesday 18 September 2007

A Tal Deg - 1

Queste saranno storie di rimembranze. Saranno porzionate e non programmate, esattamente come sono i miei ritorni al passato. Ed anche qui K.V. aveva già detto la sua: sarò come Billy Pilgrim, che addormentandosi una sera nel 2007 si risveglia il mattino successivo nel 1940, o giù di li.
Cosa diavolo sto dicendo?
Ad Altedo e Pegola e Bassano ho parentado che non cessa mai di rammentarmi le storie di gente d'Emilia. E che storie sono, almeno per me. Vengon da ottuagenari e dai campi, dalla guerra e dal granaio, dai canali e le passate risaie. Ogni volta che parlo con i più anziani tra loro mi viene una voglia spietata e di ricordare tutto. Nessuno mi ha detto cose come quelle che sto per raccontare.

C'erano delle più belle zanzare...

Ieri sera sono stato a cena dai miei zii ad Altedo. La casa è circondata da quelli che un tempo erano frutteti ed ora sono campi per fagiani. Se non ricordo male c'erano peschi, albicocchi, peri e meli. Sono ora rimasti solo uva e orto che assieme alla lavanderia mi ricordano un po' la trinità della campagna.
La lavanderia... Un profumo inconfondibile che è ancora fisso nei muri spessi assieme al ruvido ricordo di quando con le mani morbide di bambino mi toglievo il grasso delle dita dopo aver fatto la mia prima lezione di guida del trattore.
Il vino invece è il sapore odierno, retaggio di vigne d'antica data e del modo grezzo di fare il mosto. Un sapore che viene da qui:

Stavamo giusto cenando quando al tg3, unico che per orientamento ed orario sta bene in quel contesto, è passato un servizio sulle zanzare tigre. Io, apprendista operatore sanitario, ero tutto orecchi e bocca piena per il servizio, che parlava di questa sindrome benigna che da dolore alle giunture, ma che è assolutamente benigna. Non si poteva non notare dall'altro lato del tavolo lo sguardo contrariato della zia, alle prese con giunture che sentono gli anni anche senze le zanzare. "Benigna..." Impagabile come sempre, anche lo zio aveva da dire la sua: "Una volte c'erano delle più belle zanzare! Grosse! Adesso... Questi bagaglini che pungono anche di giorno!" Certo, se è vero quanto detto alla televisione (che per i primi 5 minuti funziona in bianco e nero... deve scaldarsi...) è difficile puntare il dito inquisitore contro una specie nuova di zanzara! Negli ultimi 5 anni ne sono arrivate una novantina...

A parte questo, con la solita perizia, dopo cena zia ha fatto il sacchettino con la marmellata, il sugo ed un pomodoro. Non c'è miglior pacchetto da riportare a Ferrara. Sostanzialmente nel sacchetto c'è la vita odierna di quel posto. Un tempo cisarebbero state anche pesche ed albicocche e magari delle prugne, di quelle lunghe e gialle dentro, con la polpa che non rimane attaccata al nocciolo.

Ecco fatto. Sono un po' più pacifico. Qui davanti a me appeso con una puntina rossa al sughero c'è un foglio di appunti da una passata visita. Sarà questo ad essere svelato poi, a tal deg e alla prossima, che parlerà dei tempi della guerra.
ps: tornando a casa i miei pensieri sarebbero apparsi così:
Gente consciuta ha ultimamente detto cose impensabili, gente sconosciuta si è affacciata nei miei giorni. Tutto ciò per dire che al momento mi sento un po' in divenire e forse un po' amareggiato, anche se alla fin fine: so it goes.








Sunday 16 September 2007

Accasando

Sono giorni combattuti questi. Qui sta il punto. Ora come ora ho solo appunti del viaggio di questa sera in breno*.


  • una suora giapponese



  • valige che si muovono da sole



  • pensieri sull'impulsività



  • tentativo di ricordare una poesia di Montale letta l'altra sera



  • sull'opportunità di inserire impulsività nella vita ordinata e razionale, un po' come fare una foto di nascosto attraverso un oblò



Era per dire che sono di ritorno a Ferrara, con tutto il suo carico di significati.
Qui si ha da trovare un po' di tranquillità ora come ora. Chissà.



*Parola ibrida che comprende il treno ed il suo odore. Dal veneto: brena, scoreggia + l'italiano, treno.

Saturday 15 September 2007

Coming Round

First: in what language do I write in here?
I think in the end it will be anything goes: if I feel English, and proud, I shall be English, if not, I shall be Ytalian.
For a startup I have to thank mr. K.V. who rolled over in his smoky grave and said "So It Goes" at my request of using a quotation from one of his books. He also offered to introduce me to Kilgore Trout, science fiction, or friction, writer. I declined for the moment, knowing him to be like Godot: always just around the bend yet never shows his face.
Second: why Pablo Rujo. Ah well, this is some story. While in Calabbbbbria on holiday with my friend Giovanni we met with a strange revelation. We were taking our first bath in the midnight sea of the island of Salina near Sicily, trying to rub off the film of grime from 24 hours in a low cost Italian train, when a voice from above said: "I'll be your third imaginary mate!" And so it came to be it was us taking the weight and Pablo bobbing along behind giving us good tips on how to travel with just a few coins. The problem about Pablo is that he always lets you try things even though he knows it will be a disaster. For instance he never mentiond to check the tree where you hook your hamaca at dusk, he just says sagely, in the morning breeze "Well now you know you should always check for hornet nests before dozing off..." He is a sarcastic man, pity he's so immaterial you can't punch him when you fly out of your hamaca chased by three inch long stinging things. And he knew all along... This is why his surname is Rujo. I will give a definition of this word sooner or later! And there are so many stories to tell about him!
Ah well, have to dash.
I think I will be Italian next time.